domenica 13 dicembre 2015

Renzismo a 5 stelle



Esiste un popolo, in gran parte cittadini abbandonati dalla sinistra, elettori stanchi delle sue dinamiche incomprensibili. Esiste un leader, dalla biografia celebre per sommi capi, tutti conosciamo la sua storia. Insomma, un "capo per amico".
Esiste poi un problema reale, da spingere sempre nel campo dell'avversario: "Fate terrorismo psicologico, siete voi il problema!", "Non avete fatto nulla per salvaguardare la situazione, farabutti!".
Il popolo con il leader diventa partito e senza filtri di garanzia, il problema permane e si macinano voti a destra e manca.
Questa fotografia mi è comparsa nella mente ieri sera, alle conclusioni della sezione locale del Partito a 5 Stelle di Beppe Grillo & Co.
La serata è stata molto interessante per i contenuti, piacevole per la compagnia (c'era molta sinistra nella sala della SOMS Baccarini, a San Marcello) e seria nell'approccio alla materia.
Difatti, ascoltavamo una descrizione, puntuale, dell'approccio del PD regionale in materia di sanità, la critica alla foga centralizzatrice (riduzione delle ASL), l'incapacità delle strutture politiche di salvaguardare la chirurgia dell'Ospedale Pacini di San Marcello Pistoiese. Anche gli oratori erano di livello: Ferrari, Ricci, Bobini, Buselli, politici intelligenti, espressione del civismo.
Io, nonostante non provi nessuna simpatia per il "MoVimento", ho voluto partecipare all'iniziativa. Sono amministratore di un comune della Montagna Pistoiese, come tale non rappresento Sinistra Italiana, SI - Toscana a Sinistra o altro. Sono stato eletto per rappresentare tutti i cittadini, per tanto, ritengo doveroso ascoltare tutte le voci, specie su di un argomento cosi' importante, cruciale per il nostro futuro.
Per concludere la serata hanno preso parola i consiglieri regionali pentastellati.
Il cons. Enrico Cantone, sostenendo che il PD "fa fare quello che vuole, con le sue leggi, agli stranieri che non ci fanno dormire sicuri", ha introdotto il cons. Andrea Quartini, cominciando l'intervento con un elogio di se stesso e dei 5 Stelle. Poco male, era una iniziativa di partito, funziona cosi'! Il tratto comico si è palesato dopo, quando Superman ha gonfiato il petto, sputando fuori un "quando vinceremo noi, vi prometto che riapriremo tutti i piccoli ospedali!".
E' normale che questi personaggi si tramutino in politici di professione che, oltre a rimarcare ciò che gli unisce a noi di sinistra (il rispetto del referendum, l'accusa al PD regionale), cerchino ogni occasione per guadagnare consenso con l'elettorato passivo... ma proprio con i toni ed i modi dell'odiato Matteo? A quando gli ottanta euro?
C'è bisogno, qui in montagna, della passione e della fame manifestata dagli auditori di ieri sera...,ma c'è bisogno anche di tanta politica che non faccia dire ai leader quello che vogliono!
Speriamo che si possa combattere la battaglia per la sanità, tutti uniti ma senza galli nel pollaio.

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